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Porte interne

Le nostre collezioni di porte interne si presentano con porte ad anta piana, ad anta vetro, ad anta vetro inglese, porte scorrevoli, a libro e fonoisolanti, resistenti al fuoco.

La porta interna è sì un elemento strutturale della casa, ma anche di design.
Vediamo nel dettaglio un po’ meglio questo oggetto comune nel nostro vivere quotidiano.
La porta interna: gli elementi che la compongono e le tipologie in base al meccanismo d’apertura/chiusura.
La porta interna è costituita dai seguenti elementi: un controtelaioun telaio (composto da due montanti laterali ed una traversa collocata sulla parte superiore), un’anta mobileuna maniglia (con placca fissata da viti), una serratura con la sua placca, guarnizioni e cerniere (che permettono l’apertura e chiusura dell’anta).
La porta interna può essere di tre tipologiea battente (la più comune), a libro o scorrevole.
Quella a battente è caratterizzata da una o due ante che si aprono o chiudono “battendo” ossia andando a poggiarsi sul telaio.
La porta con apertura a libro (anche detta “a soffietto“) è composta da pannelli paralleli che, quando si apre, si sovrappongono l’uno all’altro a fisarmonica, da un lato o su entrambi i lati, garantendo così il minimo ingombro, mentre quando si chiude si allineano.
Il modello scorrevole presenta invece un ingegnoso meccanismo a scomparsa dell’anta, che scivola all’interno del controtelaio, oppure scorre su due binari (uno situato a filo pavimento, uno al soffitto) collocati raso muro cioè a ridosso della parete.

Le misure standard

Lo standard, a livello di misure, per le porte è dagli 80 ai 100 cm di larghezza e dai 200 ai 210 cm di altezza.
In caso di vani di dimensioni particolari, solitamente è consigliabile adeguare questi alle misure standard delle porte, anzichè comprare o far produrre una porta speciale, soprattutto per un discorso di risparmio economico.

I materiali

Un criterio importante nella scelta delle porte interne è quello relativo ai materiali, in quanto danno, non solo un contributo a livello estetico, ma anche di caratteristiche fisiche di robustezza del modello.
I materiali sono diversi a seconda che si parli di struttura o di rivestimento.

  • Per la struttura.
    A livello di struttura solitamente si scelgono vetro, legno, metallo o plastica.
    Il legno può essere massello (derivato dall’incollaggio di assi di legno pregiato), tamburato (costituito da due pannelli di truciolare incollati assieme) o listellare (formato da listelli di legno uniti tra loro e rivestiti da uno strato di compensato impiallacciato).
    Il vetro, invece, è di due tipi ossia temperato (molto resistente) o stratificato (in caso di rottura non sparge i suoi frammenti in giro).
  • Per le finiture.
    Per quanto concerne le finiture delle porte interne, ne esistono numerose.
    Nello sceglierle avrai davvero l’imbarazzo della scelta. Esse, ad esempio, possono essere formate da legno vero (massiccio o non) o simularne l’effetto estetico,riproducendo le sue caratteristiche come colori e venature.
    Il laminato, ad esempio, è un materiale del secondo tipo descritto. È una resina che viene incollata a dei pannelli di legno.
    Gli effetti più comuni sono il wengè, molto di moda, un marrone scuro tendente al nero, il rovere sbiancato o naturale caratterizzato da un marrone più chiaro tendente al bianco, il noce contraddistinto da una tonalità di marrone piuttosto intenso, il pino che può essere chiaro o scuro.
    Anche le porte, laccate nella variante brillante o opaca, sono piuttosto comuni. Molto versatili in quanto possono essere realizzate in diversi colori, e anche facili da lavare.